Il 26 settembre scorso si è conclusa, con l’adozione di ben otto Risoluzioni, la 35a Conferenza internazionale sulla privacy che ha visto riunite a Varsavia le Autorità garanti per la protezione dei dati di tutto il mondo.

Particolare interesse riveste la Risoluzione, sostenuta con forza dal Garante italiano, con la quale la Conferenza ha adottato un programma comune che impegna i governi a promuovere l’educazione digitale di tutti i cittadini, senza distinzione di età, esperienza o ruolo rivestito.

Il programma fissa cinque principi: assicurare una protezione particolare ai minori nel mondo digitale; garantire una formazione permanente sulla tecnologia digitale; raggiungere un giusto equilibrio tra opportunità e rischi presenti nella tecnologia digitale; promuovere il rispetto degli utenti; diffondere un pensiero critico sull’uso delle nuove tecnologie.

A sostegno di questi principi i Garanti dei diversi continenti hanno individuato anche quattro obiettivi operativi: promuovere, nell’ambito dei programmi di alfabetizzazione digitale, una educazione sulla privacy; giocare un ruolo nella “formazione dei formatori” in materia di protezione dei dati personali; sviluppare settori particolarmente innovativi, specialmente nel campo della “privacy by design“; formulare raccomandazioni e buone pratiche sull’uso delle nuove tecnologie a favore di genitori, insegnanti, minori, aziende.