Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato il Parere 25 febbraio 2014, Prot. 32555, con il quale, in risposta ad un quesito posto da Unioncamere in materia di integrazione delle certificazioni rese dal Registro delle imprese, in particolare, con i dati ambientali, ma più in generale con tutti quei dati di titolarità di altre Amministrazioni e soggetti accreditati.
La complessa serie di disposizioni normative emanate negli ultimi anni, in tema di arricchimento delle notizie possedute dal Registro delle imprese/REA (art. 9, comma 4, della legge 180 del 2011, recante lo “Statuto delle imprese”; art. 4, comma 9, del D.P.R. n. 160 del 2010, in materia di SUAP e art. 11 dell’allegato tecnico; art. 43-bis del DPR 445 del 2000) è chiaramente indirizzata alla massima integrazione dei dati e concentrazione degli stessi nel cd. “fascicolo d’impresa”, istituito presso il REA.
Al fine di semplificare i principali adempimenti amministrativi in relazione allo svolgimento delle attività produttive da parte dell’impresa, è stato infatti previsto che venga assicurato il costante interscambio informativo tra il SUAP e il Registro delle Imprese/REA.
Il legislatore ha così fissato due diverse strade di alimentazione del fascicolo di impresa: quella d’ufficio, per gli atti e i fatti provenienti dallo Sportello unico (SUAP) e su “comunicazione” di parte dell’impresa per tutti gli altri atti, fatti e notizie. Fermo restando il principio fissato al comma 3 dell’art. 43bis, del D.P.R. n. 445/200, secondo cui le Amministrazioni non possono richiedere ai soggetti interessati la produzione dei documenti che sono già in possesso della Pubblica Amministrazione.